Diritti fondamentali e diritto europeo
Lorenza Calcagno, Gabriele Positano, Marisaria Maugeri, Gianluca Grasso, Marco Alma
Valeria Piccone
“I popoli d’Europa, nel creare tra loro un’unione sempre più stretta, hanno deciso di condividere un futuro di pace fondato su valori comuni. Consapevole del suo patrimonio spirituale e morale, l’Unione si fonda sui valori indivisibili e universali della dignità umana, della libertà, dell’uguaglianza e della solidarietà, essa si basa sul principio della democrazia e sul principio dello stato di diritto. Pone la persona al centro della sua azione, istituendo la cittadinanza dell’Unione e creando uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia”. Questo l’esordio del Preambolo della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, che, nel riaffermare, nel rispetto delle competenze e dei compiti dell’Unione e del principio di sussidiarietà, attribuisce speciale rilievo non solo ai diritti derivanti in particolare dalle tradizioni costituzionali e dagli obblighi comuni agli Stati membri ma, in particolar modo, dalla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali che, ponendosi come “l’altro polo” di tutela dei diritti fondamentali in Europa affianca le Carte sociali e la giurisprudenza della Corte di giustizia e della Corte Edu. In un sistema integrato di tutela dei diritti fondamentali il giudice ed in genere l’interprete è tenuto a confrontarsi non solo con la Carta costituzionale ma, in tema di diritti fondamentali, con la Carta e con la Convenzione, i due fari che illuminano l’interpretazione quotidiana nelle aule di giustizia. In un delicato scenario interpretativo che pone quotidianamente l’interprete di fronte a scelte talora drammatiche di applicazione, disapplicazione, obbligo di rinvio pregiudiziale è evidente che la questione nodale involve le ipotesi in cui si prospetti una sovrapponibilità tra i diritti affermati a livello nazionale e sovranazionale e soprattutto quando la questione coinvolga i diritti fondamentali. Le interazioni tra Costituzione nazionale, Convenzione europea dei diritti dell'uomo e Carta europea dei diritti fondamentali dell'Unione europea hanno, pertanto, innescato un vivace dinamismo dottrinario e giurisprudenziale, non solo tra i giudici comuni, ma anche nel rapporto dialettico tra le Corti costituzionali e quelle europee, concorrendo a definire una tutela, notoriamente definita multilivello, dei diritti fondamentali. Quali sono, in questo contesto, gli strumenti di tutela e di risoluzione delle antinomie a disposizione del giudice nazionale? Quale ruolo assume la Carta costituzionale rispetto alle carte europee? Quali sono i confini dell’interpretazione conforme, declinata diversamente a seconda degli ambiti di riferimento interno o sovranazionale? Quale è l’ordine di priorità nel ricorso agli strumenti di “dialogo” con la Corte costituzionale e la Corte di giustizia, allorquando la fattispecie sia al tempo stesso caratterizzata da elementi di diritto interno ed europeo? Il giudice, organo di base di uno spazio giudiziario europeo dispone di una ampia “cassetta degli attrezzi” ma necessita, sempre più, di “istruzioni per l’uso”. Il corso si propone di guidare il partecipante, ricorrendo a laboratori e gruppi di lavoro su casi di studio, attraverso percorsi “metodologi” di composizione del contrasto tra diritto interno, diritto dell’Unione europea e Convenzione europea dei diritti dell’uomo, quando entrino in gioco diritti fondamentali. Ampio spazio sarà dedicato all’analisi dello strumento dell’interpretazione conforme (a Costituzione, Carta e Convenzione), dei meccanismi processuali della questione di legittimità costituzionale e del rinvio pregiudiziale alla Corte di Giustizia (in attesa della ratifica italiana del protocollo 16 alla CEDU), nonché del rimedio della disapplicazione del diritto interno configgente con il diritto dell’Unione direttamente applicabile.


Tavola rotonda: La Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali nel sistema delle fonti
Raffaele Sabato ( giudice della Corte europea dei diritti dell’uomo )