Composizione negoziata della crisi di impresa e concordato semplificato
Lorenza Calcagno, Fabrizio Di Marzio
Alessandro Farolfi
Con il d.l. n. 118 del 2021 sono stati disciplinati la composizione negoziata della crisi e il concordato preventivo semplificato. L’istituto della composizione negoziata, di chiara ispirazione europea, consiste in un percorso di mediazione affidato ad un esperto indipendente e finalizzato alla composizione del debito del soggetto imprenditoriale in stato di pre-crisi. L’iniziativa rimessa al debitore, gli obblighi di buona fede che avvincono le parti, la gestione controllata dell’impresa nel corso delle trattative, i poteri del tribunale nella concessione delle misure cautelari e protettive, nelle autorizzazioni agli atti dispositivi e nella rinegoziazione dei contratti costituiscono profili di assoluta novità di questo percorso contrattuale. Il concordato preventivo semplificato di liquidazione ne costituisce un possibile sbocco. Si tratta di una nuova figura di concordato di natura coattiva, sottratto alla deliberazione dei creditori a cui è attribuito un potere di opposizione all’omologazione. Oggetto del concordato è la cessione dei beni ai creditori. Entrambi gli istituti sono già oggetto di un acceso dibattito, e sollevano molteplici profili applicativi, molti dei quali concernono l’esercizio del potere giudiziario sia nell’ambito del rapporto contrattuale che nell’ambito della procedura concorsuale.
La conferma/revoca delle misure protettive e le altre misure cautelari. Il nuovo ruolo del giudice
Laura Baccaglini (Diritto processuale civile Università di Trento)